Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Occorre fare una premessa: Sukiyaki Western Django è stato il primo film di Takashi Miike che ho guardato, dunque non sapevo che cosa aspettarmi tranne gli argomenti e i temi che l'eclettico regista giapponese è solito mettere nei suoi film, come la violenza, il sesso e trovate visive fuori dal comune. E ne sono rimasto pienamente soddisfatto. Il film è un omaggio dichiarato al "Django" di Sergio Corbucci e al western all'italiana, a cui però Miike aggiunge massicce dosi di originalità e follia: l'ambientazione desertica si fonde con quella tardo medievale giapponese e il western movie si fonde al samurai movie creando un potpourri di generi che a differenza di quanto si possa pensare funziona benissimo e intrettiene senza mai scivolare nell'idiozia totale o nel trash troppo spinto e fine a sè stesso. La trama di base è semplice ma è sviluppata in maniera interessante e intrigante, coadiuvata da personaggi fuori di testa e scritti egregiamente e interpretati in maniera convincente da tutti gli attori (incluso il grande Quentin Tarantino). Il ritmo è dosato in maniera eccellente e il film scorre velocemente senza mai annoiare. Registicamente siamo su ottimi livelli sia per quanto riguarda inquadrature, movimenti di macchina e montaggio ed ha dalla sua alcune trovate veramente geniali. Sul lato "tematico" si presentano, come immaginavo, tutti gli elementi distintivi di Miike: violenza, amore, sesso, avidità, tutti trattati in modo abbastanza leggero e giocoso ma che offrono comunque spunti di riflessione interessanti senza mai scadere nel moralistico, nel melassoso o ridicolizzando il tutto. In conclusione un film di intrattenimento puro registicamente eccezionale, con un setting strampalato ma intrigante che diverte per tutta la sua durata e che sprizza creatività cinematografica da tutti i frame. Sicuramente guarderò presto altri lavori di questo regista completamente pazzo.
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