Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Miike omaggia il cinema western italiano di genere con questo film, che non ha grandi obiettivi, ma che è comunque un giocoso e divertente giocattolo che funziona per la forma, contraddistinto in più da alcune situazioni caratterizzate dal registra ben al di sopra le righe.
Introduzione con cameo gustoso di Quentin Tarantino (che poi ricomparirà pure invecchiato, maestro guerriero), pistolero infallibile, seguito dal classico paesino tormentato da una faida sanguinosa tra due fazioni (i bianchi ed i rossi) alla ricerca di un tesoro, causa per cui la popolazione locale vessa in pessime condizioni tra due fuochi.
Arriverà un personaggio tutto d’un pezzo a scombussolare gli equilibri esistenti combattendo al fianco di una guerriera che molto ricorda l’eroina di “Kill Bill”.
L’estro del regista giapponese si vede costantemente, con alcune scene eccessive e suggestive, il sangue quando scorre non manca di essere abbondante, la violenza è sempre presente già all’interno delle due fazioni rivali, tanto più quando le due si scontrano.
Il tutto sfocia in un finale pirotecnico, con esplosioni, combattimenti e l’ultimo duello sotto la neve con le note finali a segnalare quale sarà il futuro del rampollo rimasto solo (e l’omaggio è a questo punto completo).
Pellicola di genere, anzi più generi, dato che la contaminazione del western con il montaggio pulp è consistente, semplice e ben fatta, che regala tutto quanto ci si aspetterebbe di vedere.
Quindi non delude le attese, ovvio che rimanga un b.movies, ma il tocco eccessivo funziona bene, peccato che non sia mai arrivato da noi, valli a capire ‘sti distributori!
Roboante, eccessivo, divertente.
Omaggio riuscito.
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