Regia di Vincenzo Marra vedi scheda film
VOTO : 5++.
Ecco il classico esempio di film ambizioso, ma che nella sostanza risulta irrimediabilmente piatto e scontato nello sviluppo.
Le premesse nello script c’erano tutte; un ambiente sporco e corrotto come ci si immagina essere la Guardia di Finanza (con tutto il rispetto per i ¾ di chi fa il suo lavoro con dedizione) e un giovane ambizioso pronto a tutto per emergere dalla sua realtà assolutamente normale.
Purtroppo la storia è troppo lineare, sceglie una strada che non regala emozioni, tutto monocorde e che finisce con il diventare un’esercizio di stile a se stante, neanche troppo riuscito sotto questo punto di vista.
Zero sobbalzi ed il protagonista, di una medietà sconcertante (peraltro evidenziata da una serie di primi piani quasi infinita), sicuramente non aiuta, sprecando pure la presenza da novanta della Ardant.
Ed il finale rabberciato, dove pur qualcosa succede in più, non rialza il valore complessivo del film.
Occasione sprecata, pensare che era stato pure selezionato per il Festival di Venezia.
Irritante.
VOTO : 5++.
Poco lucido e troppo lineare.
VOTO : 5,5.
Non incide.
VOTO : 5.
Monocorde.
VOTO : 6.
Almeno lei da una ventata di freschezza.
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