Regia di Vincenzo Marra vedi scheda film
Imbarazzante… concettualmente sembra di essere tornati agli anni 80, quando, prima del crollo della prima repubblica, si celebravano i traffichini, coloro che in nome di un certo edonismo passavano sopra a tutti e a tutto. Ma parliamo del film che ha un unico motivo di interesse per lo spettatore diffidente come me, ovvero la presenza di Fanny Ardant… ma l’unico motivo di interesse dell’ora di punta poi viene mortificato da una regia capace solo di coglierne aspetti da pubblicità di un profumo. E bisognerebbe veramente finirla con la rappresentazione della donna che per non dormire da sola accetta di avere accanto una mezza calzetta sfruttatore di quarta categoria… Insomma va bene è sempre Fanny Ardant ma poi c’è il film, bruttino veramente e reso un po’ fastidioso dallo sproloquio di “location fashion”, tra alberghi e ristoranti (sì decisamente un revival precoce degli eighties…) in una roma “da bere” in cui si va avanti per conoscenze, contatti e lusinghe, tutto in nome del dio denaro. Sì poi c’è anche la solitudine, il vuoto ma qui si celebra la nefasta vendita dell’anima al diavolo in nome di ciò che è vacuo. Un film fatto di nulla, che si dimentica non appena visto, perfetto per la seconda serata di canale 5, magari diviso in due parti. Il cinema non è da queste parti…
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