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In questo mondo libero...

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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BobtheHeat

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La recensione su In questo mondo libero...

di BobtheHeat
6 stelle

Con "in questo mondo libero..." il tenace regista Ken Loach ritorna a trattare problematiche sociali della Londra contemporanea (lavoro nero, precariato, immigrazione), temi che il regista e il suo sceneggiatore Paul Laverty conoscono bene e da vicino. La storia e' quella di Angie, una spregiudicata ragazza madre, che licenziata dall'Agenzia di reclutamento per la quale lavorava (colpevole di non aver ceduto all'ennesima "palpatina" del viscido capo di turno), decide di mettersi in proprio: con l'aiuto dell'amica Rose, riesce ad aprire una societa' (ovviamente in nero) specializzata nel trovare lavoro ad immigrati. Meglio se clandestini, cosi' lavorano di piu', al minimo sindacale(diciamo cosi') e sono talmente disperati che non possono neanche rischiare di fiatare. Tanto se ti beccano, non ti mandano in prigione, ti dicono solo: "attenta, non lo fare piu'!" Cosa puo' volere di piu' la bella Angie, divenuta in breve piu' stronza e senza scrupoli che mai? Perche' "in questo mondo libero" , basta un attimo e da sfruttati, si diventa sfruttatori.
Il cinema amaro di Ken Loach dimostra dunque ancora una volta di essere capace di far riflettere, di provocare dubbi. Siamo sicuri che la strada che abbiamo imboccato da qualche anno, quella del lavoro non piu' "fisso", sempre piu' flessibile, interinale, sia quella "giusta"? E' un mondo che produce speranza per le future generazioni che vogliono farsi una famiglia? O forse le soffoca?
Mi sa tanto che non siamo messi molto bene.
E in effetti il "mondo libero" descritto dal regista inglese e' tristemente squallido. A vedere le scene in cui gli immigrati sono costretti ad elemosinare un lavoro, non sembra siano passati cosi' tanti anni dalla "Grande Depressione". Bisognerebbe far vedere qualche immagine del film anche a Michael Moore: scoprirebbe che, anche in Inghilterra, non e' che poi si stia sempre cosi' bene... Il film pero' nel suo insieme, nonostante l'indubbia forza della tematica, non convince fino in fondo. Procede a strappi, alternando momenti veri, pieni di energia, ad altri poco credibili. "In questo mondo libero..." non possiede la lucidita' e la sincerita' dei film migliori (cioe' quelli dei primi anni '90) del regista inglese. Il soggetto ha piu' di un cedimento (su tutti il momento in cui viene "improvvisamente" aiutata la famiglia clandestina iraniana). Le iniezioni di ironia (il barista "mascotte") non vanno a segno e sono poco funzionali al racconto. La stessa regia di Loach e' troppo piatta, quasi televisiva. Non e' vibrante e nervosa come avrebbe dovuto essere. Sicuramente notevole per contro la protagonista Kierston Wareing. La sua prova, vera e sofferta, e' senza dubbio la parte migliore del film. Voto : 6,5

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