Angie, poco colta ma ricca di iniziativa, viene licenziata dall'agenzia di reclutamento presso la quale lavora. Decide pertanto di aprirne una sua con l'aiuto della coinquilina Rose, che le due intraprendenti ragazze gestiscono dalla cucina di casa. La coppia si specializza nel trovare impiego agli immigrati alla ricerca disperata di un modo per sopravvivere.
Note
Quello di Loach non è un altro film sull'immigrazione. Tema centrale è il lavoro saltuario, a termine, (flessibile) nel mondo della "deregulation" e della globalizzazione. Laverty e Loach non giudicano Angie, così amabile e spietata, ma il sistema in cui prospera. Infine In questo mondo libero... è anche un racconto di formazione che apre uno spiraglio sull'avvenire. Musica funzionale di George Fenton, basata sulla viola e il sax.
La tematica è interessante ma il film è raffazzonato e confuso, non prende mai una direzione precisa e risulta alla fine poco appassionante (2009). Rivisto 2024: usuale Loach-Laverty intenso, drammatico, cupo.
Ecco spiegato come e perché vogliono gli immigrati e vogliono le guerre. Queste ultime sono i motori primi delle migrazioni degli schiavi. Pensa, una volta ti toccava pure pagar loro in viaggio in nave, adesso lo fanno a loro rischio e pericolo e indebitandosi. 8
Il titolo vorrebbe far pensare che le cose potrebbero andare molto meglio. E' un'illusione. Il film racconta però bene il mondo dell'immigrazione e del lavoro interinale oggi in Inghilterra.
''Il terzo mondo e' a Londra'' suol dire un immigrato in questo drammatico e commovente film di Loach, che vuole denunciare lo sfruttamento a danno degli immigrati; attori non un gran che' e il finale delude risultandone troppo frettoloso.
Il soggetto del film è interessantissimo e di un'attualità scottante, la regia come sempre è solida. Pero davvero, i personaggi del film, tra cui la protagonista, cosi' come alcune situazioni, sono caricaturali e poco credibili. Non c'è niente da fare, il Ken Loach di una volta non esiste più da un pezzo e ad esso si è sostituito un Ken Loach cui non basta fare cinema sociale/impegnato, ma… leggi tutto
Scritto da Paul Laverty, Ken Loach ci immerge nel mondo della contemporaneità, la cui libertà è la flessibilità totalizzante del capitale, che con la sua imperterrita regolazione dell’esercito industriale di riserva mantiene lo scopo di rendere stabile il saggio medio di profitto.
Per fotografare questo meccanismo di riproduzione sociale oramai… leggi tutto
Ennesima delusione da Ken The Red. Non discuto la tematica, importante, ma il film si trascina noioso con una protagonista decisamente irritante. Non ricordo un bel film di Loach da, forse, "Sweet Sixteen". Pieno di buchi narrativi, pasticciato e posticcio. Uff, rivoglio il Loach di "Piovono Pietre", "Riff Raff" e "Terra e Libertà" !! leggi tutto
FESTA DELLA SCHIAVITU' (EHM, DEL LAVORO)
Una festa avversata da lorsignori
abituati a possedere e comandare
avvezzi ad aver dalla vita tutto a priori
incapacitati a…
1 MAGGIO, FESTA DEL LAVORO
O del lavoro svilito e del lavoratore annichilito
L'anno scorso scrivevo un post simile.
Haymarket Square – 1 maggio – festa dei lavoratori…
Uno degli aspetti affascinanti del cinema è l'indipendenza della sua qualità dalle ideologie. Ci sono e ci sono stati registi pateticamente fascisti o comunisti che hanno prodotto, e producono, opere di buona qualità filmica pur inquadrandole nella loro (spesso limitata e limitante) visione politica. Ken Loach è uno di questi. "In questo mondo libero..."…
FESTA DEL LAVORO?
Un piccolo sfogo dettato dalla percepita assenza di prospettive...
1° maggio.
Festa del lavoro o lutto del lavoro?
Dopo oltre due secoli di lotte, rivendicazioni,…
Aquarius “è senz'altro anche il nome di una pizzeria”.
Se sia meglio proteggere gl'interessi dell'ENI nell'Africa equatoriale, sub-sahariana e mediterranea (l'impianto, a risarcimento del periodo…
Loach sa sempre regalare storie asciutte e concise, forse spingendo con un certo sadismo ai limiti della cattiveria umana, e in questo film non fa eccezione. La protagonista viene letteralmente trascinata dagli eventi come un fiume in piena, una "perdente lavorativa", se così vogliamo definirla, che da vittima diventa a sua volta carnefice, con soprusi e prevaricazioni,in una lotta tra…
Oggi, inutile ricordarlo, è la Festa del Lavoro. Mai come in questo periodo il lavoro è tra i temi più discussi e sentiti. "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro....."…
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Commenti (6) vedi tutti
La tematica è interessante ma il film è raffazzonato e confuso, non prende mai una direzione precisa e risulta alla fine poco appassionante (2009). Rivisto 2024: usuale Loach-Laverty intenso, drammatico, cupo.
commento di robynestaFilm duro e purtroppo sempre attuale cambiando solo la nazionalità degli immigrati. Ottimo Ken Loach
commento di Artemisia1593Ecco spiegato come e perché vogliono gli immigrati e vogliono le guerre. Queste ultime sono i motori primi delle migrazioni degli schiavi. Pensa, una volta ti toccava pure pagar loro in viaggio in nave, adesso lo fanno a loro rischio e pericolo e indebitandosi. 8
commento di BradyIl titolo vorrebbe far pensare che le cose potrebbero andare molto meglio. E' un'illusione. Il film racconta però bene il mondo dell'immigrazione e del lavoro interinale oggi in Inghilterra.
commento di ENNAHun film cinico (e clinico).
commento di kkk''Il terzo mondo e' a Londra'' suol dire un immigrato in questo drammatico e commovente film di Loach, che vuole denunciare lo sfruttamento a danno degli immigrati; attori non un gran che' e il finale delude risultandone troppo frettoloso.
commento di steveun