Regia di Abdellatif Kechiche vedi scheda film
È un film, volendo, anche piacevole, che pone questioni di attualità senza lasciarsi andare al piagnisteo, ma è ben lungi dal capolavoro cui qualche critico nostrano di bocca buona (cfr. Mereghetti) ha gridato, invocando addirittura il Leone d'oro della mostra di Venezia.
I difetti sono una famiglia allargata d'origine magrebina, dove tutti sono troppo carini e simpatici e un finale con una danza del ventre oggettivamente estenuante, per la protagonista e per gli spettatori.
Kechiche è un regista dotato, ma come sceneggiatore deve ancora mangiare tanto cous cous.
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