Beiji, sessantenne di origine maghrebina, perde il lavoro nel cantiere navale del porto di Sète, la città nei pressi di Marsiglia in cui vive. Divorziato, con una famiglia numerosa a cui pensare, decide di realizzare il suo sogno: aprire un ristorante che serve solo cous cous e coinvolgere i parenti nell'attività...
Note
Splendida conferma del talento dell’autore di _La schivata_, un'opera che sa essere autenticamente popolare: con più punti di vista e un movimento di anime, corpi, sensazioni e sguardi come nemmeno nel migliore dei musical. Un trionfo di forme e di idee, con personaggi bellissimi e uno sviluppo inatteso e sorprendente.
Sono moltissime le scene straordinarie che esaltano la grandezza del risultato, prima fra tutte la lunghissima sequenza del pranzo domenicale con tutti intorno a un tavolo a gustare il cous cous e la macchina rigorosamente a mano che si sofferma e sobbalza sui volti e le voci dei commensali che formando un’affascinante ragnatela sonora.
L'ho visto al cinema e mi restano in mente solo due cose: la lunghezza interminabile (la danza del ventre da sola dura 15-20 minuti d'orologio!) e la sfiga fantozziana del protagonista.
Non so cosa pensare? I personaggi sono interessanti, la storia anche. Però alla fine mi ha stancato. Troppo lungo, troppi dialoghi. E il ballo finale all'inizio diverte, poi stufa.
Una martellata sui gioiellini di famiglia avrebbe fatto molto meno male, ma non voglio dire che non abbia i suoi pregi questo film. Anzi. Però rimane il fatto che una martellata sui gioiellini di famiglia avrebbe fatto molto meno male…
Capolavoro. Un affresco articolato e appassionato, semplice ma ricchissimo di annotazini, volti, parole. Un film coinvolgente ed emozionante: davvero meraviglioso.
Un bel film, con una storia molto vera e dei dialoghi assolutamente perfetti, realistici e toccanti, ma… Perchè sempre più spesso non si ha il coraggio di tagliare una sequenza, qualche minuto?
...i desideri non invecchiano, quasi mai, con l'età...
La Source des Femmes.
La sorgente femminile non è mai in secca e perpetuamente inonda ed irriga di mano d'opera i buoni propositi di riscatto maschili - germogli tardivi dotati però di radici profonde e che hanno già prodotto i loro frutti maturi - più potenti forse di quelli… leggi tutto
Piccole scene di vita in una cittadina della Francia meridionale: un anziano operaio maghrebino, licenziato dal cantiere navale dove ha lavorato tutta la vita, vorrebbe reinventarsi ristoratore riadattando un barcone in disuso. Film chiassoso, sanguigno, allegramente etnico, ma bisognoso di una robusta potatura in cabina di montaggio e meno sciolto di La schivata. All’inizio sembra voler… leggi tutto
Un film imbarazzante. La sceneggiatura è dilettantesca, e confonde il realismo con la pedanteria e la prolissità, la coralità con il caos, il monologo con la logorrea, lo spirito popolare con gli strepiti e la scompostezza. La regia, a tratti, è approssimativa, spesso ondeggiante a caso. Questo film dà dei magrebini in Francia un'immagine da "immigrati brava gente", superficiale e carica di… leggi tutto
A.utomunito e A.mante delle Belle A.rti cercansi (A.stenersi perditempo: arricciatori di code di maiale, raddrizzatori di banane e vice-presidenti del… segue
Dice, tipo, che… Alta sui naufragi dai belvedere delle torri, china e distante sugli elementi del disastro, dalle cose che accadono al disopra delle parole - celebrative del nulla -, lungo un facile…
Cous cous è un bellissimo film. Due ore e mezza di straordinario cinema che coinvolge appassionatamente i sensi. Cous cous si scopre con il tatto attraverso la genuina e debordante fisicità delle protagoniste che, scoprendosi pudicamente, mostrano le loro rotondità, e con le mani mescolano la ruvida semola di grano facendo sobbalzare delicatamente le…
O Go(l)d Black.
Di Maio, Gigino Gigetto, 'sta cas'aspett'a-tte!
The long walk home / место на земле.
I naufragi, gli annegamenti e le stragi sono fatti che gli accordi internazionali…
Cosa sta aspettando la "comunità islamica" - ad esempio, in Italia - per poter decidere finalmente ch'è giunto il momento di fondare un suo partito politico che le possa dare una degna rappresentanza?…
Mancanti:
- Day & Night (2010)
- La commune (Paris, 1871) (2000)
- A Close Shave (1995)
- Marketa Lazarová (1967)
- Kiga Kaikyô (1965)
[lavori in corso]
Riviste dedicate, guide che consigliano i ristoranti migliori, App che ci fanno cenare a colpo sicuro, librerie zeppe di libri scritti da cuochi storici o improvvisati, e poi show cooking, reality sui migliori…
Piccole scene di vita in una cittadina della Francia meridionale: un anziano operaio maghrebino, licenziato dal cantiere navale dove ha lavorato tutta la vita, vorrebbe reinventarsi ristoratore riadattando un barcone in disuso. Film chiassoso, sanguigno, allegramente etnico, ma bisognoso di una robusta potatura in cabina di montaggio e meno sciolto di La schivata. All’inizio sembra voler…
Piccola chicca di Kechiche, "Cous Cous" (letteralmente "Il grano e il cefalo") è un film che mostra la vita in tutte le sue sfaccettature: la famiglia, i tradimenti, i sogni, le tradizioni e anche il beffardo gioco del destino.
Tutto ruota intorno al cous cous di pesce: l'aggregazione della famiglia, il ricordo della patria lontana, il sogno di una vita. E Kechiche non…
Sono tre volte che provo a vederlo e sono tre volte che dopo un pò, o dopo un pò di più, o dopo un bel pò, stacco per il fastidio dei battibecchi o per la povertà della storia o per la noia mortale. Forse alla fine sarà stato bellissimo, ma non sono riuscito ad arrivarci.
Un film fiume...forse troppo!
Assolutamente da rassegna, ed infatti ha vinto la giuria a Venezia, ma secondo il mio modesto punto di vista ha proprio nella sua lunghezza un punto a sfavore.
Forse in Francia il problema degli immigrati è ancora più forte che in Italia, ma presentarlo in tutte le salse forse è un po' esagerato.
Sarebbe bastata la stessa sceneggiatura senza…
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Commenti (14) vedi tutti
Mangiare. Danzare. Masticare. Vibrare. Ingurgitare. Bruciare.
leggi la recensione completa di mckSono moltissime le scene straordinarie che esaltano la grandezza del risultato, prima fra tutte la lunghissima sequenza del pranzo domenicale con tutti intorno a un tavolo a gustare il cous cous e la macchina rigorosamente a mano che si sofferma e sobbalza sui volti e le voci dei commensali che formando un’affascinante ragnatela sonora.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Ma che storia è ? Un sacco di chiacchere x arrivare a una non conclusione . L'unica cosa bella da vedere la danza del ventre ma il resto è immondizia
commento di reno1948riccioneL'ho visto al cinema e mi restano in mente solo due cose: la lunghezza interminabile (la danza del ventre da sola dura 15-20 minuti d'orologio!) e la sfiga fantozziana del protagonista.
commento di California Mountain SnakeVoto 7. [19.12.2011]
commento di PPNon so cosa pensare? I personaggi sono interessanti, la storia anche. Però alla fine mi ha stancato. Troppo lungo, troppi dialoghi. E il ballo finale all'inizio diverte, poi stufa.
commento di davide1971ho dato 5/5 xke un film ke dura la bellezza di due ore e mezza e ke vorresti continuasse quando finisce nn puo' ke prendere 5/5
commento di fabb85Una martellata sui gioiellini di famiglia avrebbe fatto molto meno male, ma non voglio dire che non abbia i suoi pregi questo film. Anzi. Però rimane il fatto che una martellata sui gioiellini di famiglia avrebbe fatto molto meno male…
commento di andystarsailorUn film bellissimo. Uno spaccato di minoranza etnica coinvolgente ed emozionante. Finale, seppur abbastanza inverosimile, comunque scioccante.
commento di EwanLE GRAINE ET LE MULET è l'ideale commedia umana dei nostri tempi. Recensione completa: http://www.ondarock.it/cinemarec/2008/couscous.html
commento di strangeloveMi aspettavo decisamente di piu'.
commento di ULTIMO82Capolavoro. Un affresco articolato e appassionato, semplice ma ricchissimo di annotazini, volti, parole. Un film coinvolgente ed emozionante: davvero meraviglioso.
commento di Wongmolto bene
commento di leonardo4itUn bel film, con una storia molto vera e dei dialoghi assolutamente perfetti, realistici e toccanti, ma… Perchè sempre più spesso non si ha il coraggio di tagliare una sequenza, qualche minuto?
commento di buckets of rain