Regia di Paul Haggis vedi scheda film
Hank Deerfield (Jones) è un veterano del Vietnam, un sergente a riposo e un patriota devoto alla causa americana. Le sue certezze cominciano a vacillare da quando si mette alla ricerca del suo secondogenito, appena rientrato dalla guerra in Iraq e approdato a una base militare del New Mexico. Il ragazzo sembra essersi volatilizzato, il padre lo cerca, la polizia locale non vuole grane, una poliziotta mobbizzata (Theron) lo aiuta e del ragazzo non vengono ritrovati che i resti carbonizzati a pochi passi dallo stesso campo militare. Si pensa a un regolamento di conti per questioni di droga, ma la verità che Hank dovrà ingoiare sarà ben più amara.
Scritto e diretto da Paul Haggis, già premio Oscar per Crash, Nella valle di Elah dice lapidariamente la sua sulla "guerra giusta" e l'intervento americano in Vietnam. Programmatico fin dal titolo - che ci riporta al luogo dove Davide sconfisse Golia e diede la vittoria agli israeliti contro i filistei, ma soltanto a seguito del sacrificio di una miriade di altri giovani - Nella valle di Elah era stato scritto per Eastwood, che ne avrebbe probabilmente ricavato l'ennesimo capolavoro. Nelle mani di Haggis il film risente di un eccesso di scrittura, di un sovradosaggio narrativo, di uno schematismo di fondo che lasciano aleggiare sull'opera una certa freddezza. A riscaldare i cuori ci pensano le rughe di una delle facce più belle del cinema made in Usa, quella di un Tommy lee Jones capace dell'ennesima prova da gigante, di un autentico saggio di recitazione.
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