Regia di Paul Haggis vedi scheda film
Di buono l'orrore per la guerra, qualsiasi guerra, per i danni invisibili sulla pelle di reduci irriconoscibili per gli altri e per se medesimi. Di buono la voglia di denuncia e di non nascondere le macerie sotto la bandiera a stelle e strisce. Di meno buono vagonate di (in)sana retorica. Reduci dal Vietnam che cadono dalle nuvole (passavano il tempo a rifare il cubo a Saigon?), poliziotte ingenue in balia di colleghi idioti, scene annunciate con smisurato anticipo da una regia apatica e poco accorta (la bandiera dell'epilogo e la donna annegata), regia piatta e lenta abbarbicata alle rughe di un comunque maiuscolo Tommy. Enfatizzare l'eccezione rischia di sviare l'attenzione da ragazzi che non tornano assassini per inerzia, ma restano a margine, ne vittime ne protagonisti, senza neanche quell'inerzia negativa. Scarichi. Questi ragazzotti fanno ritorno (quando tornano) vaccinati, o meglio, cicatrizzati dal rimorso e solo qualcuno sbava cenni di crisi (ma non mentre tortura...), quelli che invece ancora non partono se la ridono a Paranoid Park in attesa di altre Prove del Fuoco... "La bandiera non deve mai toccare terra!" tuona Tommy, ma e' il Paese ad essere a terra...ed ho paura che anche certo cinema "contro" finanzi, neanche tanto indirettamente, altre imprese scellerate...
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