Regia di Peter Greenaway vedi scheda film
un greenaway inaspettato, ricomparso, of course, in un cineclub e catturato per puro caso. è stata una bella sorpresa e per di più il film mi è anche piaciuto. questa storia da scrittore americano, perchè un pò la sembra, su rembrandt che svela attraverso un quadro, un omicidio e che poi viene ridotto sul lastrico e alla cecità dai meschini commissionatori dell'opera credendo poi di farla sparire per cancellare ogni prova è coinvolgente, oserei dire nonostante lo stile del peter. certo e fortunatamente gli eccessi suoi soliti qui sono trattenuti come i colori della bellissima fotografia e nello stesso tempo apparentemente sempre pronti a spiccare il volo grazie alle ombre e ai chiaroscuri. poi devo dire che il buon peter è sempre una garanzia, lui comunque l'attore prima o poi me lo spoglia e siccome ho un debole per il martin freeman di the office.... grazie peter!
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