Regia di Tony Gilroy vedi scheda film
Quando venne presentato lo scorso Settembre al Festival di Venezia “Michael Calyton” non riscosse particolare entusiasmo, sia tra il pubblico che tra i giurati.
In Usa invece il film ha suscitato maggior interesse, tanto da arrivare ad esser persino inserito dall’Academy nella cinquina dei migliori film dell’anno. Troppa grazia: tanto per il film che per la prova di Clooney, professionale e onesta come tante altre. “Michael Calyton” e’ infatti semplicemente il classico ed ennesimo prodotto hollywoodiano, che dietro le vesti (stantie) del film civilmente impegnato, appare soprattutto come l’ideale veicolo per portare alla candidatura Oscar il suo protagonista. Ben confezionato, con un ottimo montaggio, in generale tecnicamente curato in ogni dettaglio, ivi compresa la direzione degli attori (nei ruoli secondari si distinguono il solito bravissimo Tom Wilkinson e anche Tilda Swinton e’ brava, ma comunque il suo Oscar, almeno ai miei occhi, sembra quasi uno “scippo” ai danni della formidabile Cate Blanchett di “Io non sono qui”) come lo sono spesso queste grandi produzioni. Ma e’ anche un film visto e rivisto decine di altre volte, senza alcun particolare interesse e novita’. La sua durata e’ poi eccessiva. Vorrebbe essere intricato ma e’ piu’ che altro macchinoso: dovrebbe esser teso e coinvolgente ma come troppo spesso accade, risulta essere solo decisamente noioso. Voto:5
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