Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Si trova quel che ci si aspetta di trovare e forse per questo un simile documentario non è detto arrivi a colpire l'anima dello spettatore. L'espediente delle riprese a braccio oramai non funziona, immagini come queste si ritrovano in tanti di quei film da cogliere lo spettatore inevitabilmente pronto alla loro crudezza. In fondo la storia raccontata è stata già vista in mille film (I visitatori, indirettamente o Vittime di guerra dello stesso De Palma) e del linguaggio volgare di certi americanotti se ne hanno ormai le orecchie, per non nominare altre escrescenze, piene. L'unico fattore che aggiunge pepe, per così dire, alla visione è la consapevolezza che i fatti raccontati siano specchio di una storia vera così come vere sono state probabilmente le indagini fatte in seno all'esercito tese a colpevolizzare la "spia" piuttosto che i carnefici. Paradossalmente l'unica parte davvero toccante che colpisce alla bocca dello stomaco riguarda gli ultimi istanti di visione che, come spiega il disclaimer, mostrano allo spettatore foto di guerra. I corpi martoriati di quei bambini sebbene presenti in una piccola dose sono sufficienti da sole a lasciare sulla retina e l'anima dello spettatore una sensazione di impotenza e dolore più forte di qualsiasi finzione.
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