Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film
Pollice verso per questa pièce che Branagh cura nei dialoghi ma raffazzona nella messa in scena e nell'impostazione attoriale. La formula della partita a tennis mostra la corda fin dall'inizio. Nel battibecco infiorettato quando uno dei duellanti ha il pallino del gioco in mano l'altro si traveste da tordo incitrullito abboccando a tutte le esche possibili, e cosi alternativamente in un gioco delle parti che non incrocia mai la verve dei due ma rispetta, diligentemente ed elementarmente, i sensi alternati stabiliti in regia finendo per incartarsi noiosamente su se stesso. Michael Caine lontano anni luce dall'affabilita' di The Prestige, Jude Law proditoriamente aranciameccanichizzatosi tra ghigni, urletti e faccette. Alla fine, la piu' convincente resta la moglie/amante contesa. Che non si vedra' mai. Al contrario del film, purtroppo.
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