Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Tre fratelli, molto diversi tra loro per caratteri e ambizioni, intraprendono un disagevole viaggio a bordo di un treno in India per mettersi alla ricerca della madre, convertitasi ad una vita monastica. Dopo una serie di rocambolesche disavventure, cominceranno a ritrovare se stessi.
Il brillante Wes Anderson, dopo i complessati e sofisticati Tenenbaum, racconta un’altra irresistibile famiglia scombiccherata, con il suo inconfondibile stile espressivo e la sua sottile ironia velata di malinconia. Questa volta a fare da sfondo alle tragicomiche vicende dei protagonisti è l’India che, con la sua eterogenea spiritualità, i suoi contrasti, i suoi colori e profumi, la sua miseria, funge da cornice suggestiva e a tratti surreale, scandendo le fasi di una storia di fuga e ritorno, pregna di momenti più o meno riusciti e coinvolgenti, ma con un finale sconclusionato come gli stessi personaggi.
Simpaticamente stropicciati e smarriti, quanto i loro alter ego, i tre interpreti, Owen Wilson, Adrien Brody, Jason Schwartzman, che offrono delle prove convincenti insieme alla sempre gradita Anjelica Huston; camei di Bill Murray e Natalie Portman, e colonna sonora raffinatamente vintage.
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