Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Lo streaming del film mi ha fatto scoprire la prima parte, ambientata a Parigi: L'Hotel Chevalier, breve prologo del viaggio di Jack, che dall'hotel di lusso avrebbe portato con sé alcuni ricordi, quello della bella donna (la giovanissima Nathalie Portman ) che non lo avrebbe seguito nel viaggio, nonché il profumo Voltaire n° 5, tormentone del film
Francis (Owen Wilson), Peter (Adrien Brody) e Jack (Jason Schwartzman) sono tre fratelli che non vogliono crescere: continuano a meditare sul proprio passato, a temere il futuro e non fanno che piangere sulla distrutta unità familiare, soprattutto ora, a un anno dalla morte del padre (Bill Murray).
Il loro viaggio in treno lungo le strade dell’India per ritrovare la madre – che è diventata suora missionaria - e ricomporre quello che resta della loro famiglia è intrapreso di comune accordo, ma ciascuno porta con sé il peso insopportabile del paradiso perduto dell’infanzia e del passato, che trova la sua rappresentazione metaforica nel carico quasi inverosimile di bagagli che li seguirà per tutto il viaggio, al termine del quale soltanto essi, finalmente, abbandoneranno.
Era stata la coscienza ineludibile del distacco dalla madre (Anjelica Huston), voluto da lei che non intendeva per i loro piagnistei mettere in discussione le scelte che stavano dando senso alla propria vita, la grande lezione grazie alla quale essi dovevano misurarsi per la prima volta, forse, col freudiano principio di realtà.
Solo quando la madre, infatti, li aveva invitati a guardare davanti a sé e dentro di sé, senza parlare (e perciò senza mentire) si erano palesate ai loro occhi le immagini vere dei loro desideri profondi, delle loro vere aspirazioni e solo allora essi avevano trovato la forza di abbandonare il peso del passato e di vivere nel presente.
Questa complessa condizione psicologica è raccontata con la leggerezza sorridente dei film di Anderson: il film si svolge, infatti, con un racconto veloce e nervoso, sullo sfondo del paesaggio indiano, delle città e dei deserti; dei mercati e dei luoghi di culto, che con grande raffinatezza malinconica la fotografia rappresenta, degno sfondo dello stato d’animo triste e malinconico dei tre picari in viaggio alla ricerca di sé...
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