Regia di Joe Wright vedi scheda film
Joe Wright, dopo Orgoglio e pregiudizio si sofferma nell’ambientazione da libro, riconferma la protagonista Keira Knightley, prima o poi trovo chi mi illumina sulla scelta dell’attrice in questione per le pellicole in cui viene resa protagonista, e svolge la trama del romanzo omonimo di Ian Mc Ewan. Film di apertura della 64ma mostra del cinema di Venezia, racconta di Briony, la bravissima Saoirse Ronan, tredicenne di buona famiglia e aspirante scrittrice, che vede la sorella maggiore (la Knightley) spogliarsi e tuffarsi nella fontana di casa in presenza del figlio della governante, un James Mc Avoy non troppo intenso ma pur sempre migliore di Keira; i ragazzi diventano le vittime della fervida immaginazione di una ragazzina viziata che porterà a tragiche conseguenze che la stessa dovrà espiare tutta la vita. È spaventoso e affascinante pensare come un singolo evento, apparentemente insignificante, possa scatenare un subbuglio nel destino di due persone e Wright è piuttosto bravo a rappresentarlo con tanto di fotografia in tema, seppur non degna di nota, e ambientazione annessa. Peccato per la leggerezza recitativa dei due protagonisti che viene fortunatamente oscurata, e se vogliamo un po’ acuita, dalla bravura della Ronan.
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