Regia di Joe Wright vedi scheda film
Ricordo che, oltre una quindicina d'anni fa, per un periodo (abbastanza breve, lo confesso) mi appassionai ai romanzi di Ian McEwan: ne lessi quattro o cinque, facendomeli probabilmente piacere molto più di quanto, col senno del poi, potrei dire meritassero. Oggi, tra quelli che ho letto, salverei solo l'interessante "Bambini nel tempo", del quale, peraltro, serbo solo vaghi e nebulosi ricordi. Quando è uscito "Espiazione" ero già lontano anni luce dal mondo letterario dello scrittore inglese, ho evitato accuratamente di leggerlo e, a giudicare dal film che ne è stato tratto, ho come l'impressione di non essermi perso nulla. Anche sospendendo doverosamente il giudizio sul romanzo, non posso fare a meno di rilevare che la pellicola di Joe Wright è un lentissimo e tedioso feuilleton sentimental-bellico, pericolosamente simile ad un romanzo Harmony e terribilmente appesantito da una insostenibile e tonitruante colonna sonora che, con la sua costante invadenza, sembra volerci continuamente ricordare quanto siano intense e drammatiche (si fa per dire) le scene alle quali assistiamo (e magari farci dimenticare che sullo schermo, per quasi due ore, non accade sostanzialmente un beneamato piffero). I due protagonisti sono bravi ma, paradossalmente, hanno poco spazio per andare oltre il mero compitino e ben presto vengono travolti dalla cupezza di una pellicola spaventosamente pesante. E, a giudicare dai tanti peana ricevuti da critica e lettori, terribilmente sopravvalutata. Voto mediocre.
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