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Espiazione

Regia di Joe Wright vedi scheda film

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La recensione su Espiazione

di Stuntman Miglio
8 stelle

Inghilterra, anni '30. Nonostante una formale differenza di classe sociale li divida, lei di famiglia aristocratica e lui figlio della serva, Cecilia e Robbie s' innamorano e si lasciano travolgere da una lacerante passione. La sorella di lei, anch' essa invaghita del giovane, li sorprende durante il loro primo amplesso e, sconcertata dall' immagine nonchè accecata da una forma infantile di gelosia, accusa il ragazzo di un crimine non commesso facendolo finire prima in prigione e poi in prima linea durante la seconda guerra mondiale. L' "Espiazione" del titolo fa riferimento al cammino di pentimento intrapreso dalla giovane Briony, tormentata dall' idea di aver distrutto la vita della sorella maggiore e del suo innamorato. La verità arriverà solo 60 anni dopo sotto forma di romanzo autobiografico.
Tratto da McEwan, il secondo lungometraggio di Joe Wright è un raro esempio di cinema che non si limita a trasporre su schermo l' opera letteraria ma la arricchisce con un impatto visivo suggestivo ed elegante. Intenso ed affascinante nella prima parte, disperatamente melodrammatico nella seconda, il film si avvale di un' imponente ed accurata ricostruzione d'epoca immortalata da una splendida fotografia e valorizzata da una regia estrosa e dinamica. Temerario nell' uso di una struttura non lineare che ripropone più volte lo stesso passaggio ma sotto punti di vista differenti, Wright è un giovane di talento che finalmente usa la camera e la fa girare in continuazione, avvicinandosi ed allontanandosi dai suoi personaggi o ancora meglio girandogli attorno come in quell' ottimo e lungo piano sequenza sulla spiaggia di Dunkerque. Il suo incedere ci accompagna in una storia di rimpianti e di amori infranti, di meschinità e paure che coinvolgono lo spettatore nonostante l' estremizzazione del contesto. Chiudono il cerchio le buone interpretazioni degli attori (la Knightley, a tratti, toglie il fiato) ed una splendida colonna sonora di matrice italiana (Dario Marianelli premiato con l' Oscar) che si mescola a rumori e suoni come quello incessante e meccanico della macchina da scrivere presente sin dai titoli di testa.

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