Regia di Val Guest, Ken Hughes, John Huston, Joseph McGrath, Robert Parrish, Richard Talmadge vedi scheda film
Quello di John Huston - il vero e unico 007 (come si dice del personaggio di David Niven), riuscendogli di parodiare la stupidità degli altri. La prima ora pesante, cercando di districare una trama che rimarrà comunque sino al termine gustosamente insensata, poi la fantasia visiva prende il sopravvento nel modo più ipertrofico, tra sequenze allucinate, vapori colorati, musiche di Debussy che risuonano per ambienti esotici, sovrimpressioni spiazzanti, marchingegni mirabolanti (il "viaggio nella mente" che Orson Welles compie in Peter Sellers - dovrebbe trattarsi di una tortura), ambienti di lusso, scintillio di gioielli e sorrisi di incantevoli "bond girls", fino a una scazzottata finale in stile Bud Spencer e Terence Hill che chiude nel modo più "zuzzurellone"
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