Regia di John Glen vedi scheda film
Il KGB fa accordi con uno spacciatore di eroina internazionale per procurarsi l'A.T.A.C., un dispositivo per il controllo dei missili. Anche a 007 tocca l'ingresso negli anni '80 reaganiani e fa di tutto per adeguarsi al contesto: sequenze ipertrofiche, azione (anche troppo) serrata, colonna sonora completamente fuori contesto (la canzone è da Festivalbar) e ovviamente Russi cattivi e ridanciani (quando fino a due film fa erano quasi degli alleati). Insomma una roba bruttina, con un Moore che palesemente non ce la fa più (nelle scene di corsa sembra stia per venirgli un infarto da un momento all'altro e non lo fanno mai amoreggiare, se non negli ultimi secondi), un incipit inspiegabilmente simil parodistico ed una gag finale di cui apprezzo il potenziale satirico ma la cui resa scenica è decisamente imbarazzante.
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