Regia di Woody Allen vedi scheda film
Decisamente non all'altezza del precedente "Match Point". Woody tenta di emularsi con un altro thriller dove le vere protagoniste sono le emozioni umane e le azioni che ne risultano quando sono alle prese con situazioni estreme. Efficace e interessante sotto questo punto di vista. La trama procede prolissa ma difficilmente ci si annoia. La regia, sempre autoriale, è a tratti corretta (come i campi/controcampi, Allen è uno dei pochissimi ad usarli con intelligenza) a tratti superficiale (la violenza scivola lentamente fuori campo, ma senza alcun apparente motivo censorio o riflessivo).
McGregor non è in grado di fare la parte del cattivo, non ce la fa, si smetta di dargli questa possibilità.
Avrei invertito i ruoli di Farrel e McGregor: il primo faccia il cattivone, e l'altro il buono. Non per Farrell, sia chiaro, lui è bravissimo! Ma per Ewan!
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