Regia di Manoel de Oliveira vedi scheda film
De Oliveira sfoggia tutto il potere della leggerezza, di cui ben dispone, per mettere in discussione una questione non facile da impugnare come l'origine di Cristoforo Colombo: italiano o portoghese? Il regista non ha alcun dubbio (aiutato in ciò da un libro di due ricercatori portoghesi, che sarebbero poi i protagonisti del film) e dichiara con la massima certezza che è il Portogallo ad avere scoperto l'America, come ad avere raggiunto India ed Africa via mare e ad aver fatto il giro del mondo per primo (con Vasco de Gama, Magellano e altri navigatori). E' un filmetto - appena un'ora e un quarto - di grandissime pretese (la ricerca delle origini di Colombo si accosta alla celebrazione delle gloriose imprese della nazione portoghese ed al commovente romanzo della vita dei due ricercatori, nonagenari innamorati), ma modesto nella realizzazione e realmente lieve, dotato di un tocco di delicatezza unico, che probabilmente solo un quasi centenario può comprendere pienamente. Il protagonista torna in America dopo quasi mezzo secolo: "Dottore, quanti anni sono passati!"; "Istanti". Una risposta del genere, messa in bocca a qualsiasi altra età della vita risulterebbe patetica o superficiale. Ma se a dirla è un 99enne, può realmente lasciare senza fiato. Come attore De Oliveira non sarà dotatissimo, ma che gioia sapere (e sperare) che a 99 anni si possa ancora essere così vivaci, lucidi, determinati.
Manuel e Silvia si sono conosciuti negli Usa alla fine degli anni '50. Siamo nel 2007 e i due vivono da molti decenni in Portogallo; decidono però di tornare a New York alla ricerca delle radici di Cristoforo Colombo, che, secondo una bizzarra teoria, sarebbe di origine portoghese.
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