Regia di Hans Horn vedi scheda film
È conosciuto anche come Open Water 2, ma con il film di Chris Kentis ha a che fare soltanto nell'idea di base: sei persone restano a galleggiare in mare aperto e non sanno come mettersi in salvo. Stavolta è perché nessuno s'è ricordato di sganciare la scaletta dello yacht, senza la quale è apparentemente impossibile risalire. A complicare le cose, sull'imbarcazione è rimasta anche la bimba neonata di una delle protagoniste. Il meccanismo di interazione tra i personaggi è il medesimo che in qualunque prodotto del genere: chi si dimostra codardo, chi coraggioso, chi paranoico, e via di seguito. Nessuna novità, insomma. Ma è anche vero che si può stare al gioco senza tanti complessi di colpa: la tensione è efficace, l'acqua sterminata mette inquietudine e il rilancio indovino su come i sopravvissuti riusciranno a tornare sul benedetto yacht funziona. Non ci sono studi particolari sulla rappresentazione del vuoto, e non ha le aspirazioni di Open Water, però non è inguardabile, insomma. A patto che non vi facciate domande su come si possa scendere in profondità senza la bombola per l'ossigeno, o pensare di recuperare un coltello perso nell'oscurità dell'oceano. Sono solo inezie. O no?
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta