Regia di Will Speck, Josh Gordon vedi scheda film
Will ferrel si conferma attore capace di grandi interpretazioni, con una predilezione innata per i ruoli comico demenziali che lo hanno reso celebre. Il suo pattinatore macho di “blades of glory” contrapposto all’efebico john Heder è memorabile… L’ironia del film va colta totalmente negli eccessi dei costumi e delle situazioni perché la sceneggiatura fila liscia senza calcare la mano come se le esagerazioni fossero parte di un quotidiano acquisito ma distorto di una grottesca soap opera americana… Alcuni momenti devono l’ispirazione all’immaginario stilleriano e infatti non è un caso se il talentuoso Ben appare nel ruolo di produttore. A ben vedere la storia si riduce alla contrapposizione dei personaggi e al gioco delle parti, in cui le diverse psicologie vengono a confronto e fanno scintille… Un po’ come due novelli Rock Hudson e Doris Day (di cui John Heder ha la stessa tinta di capelli..) i due protagonisti alimentano una tensione sessuale inespressa e sotterranea che in tanto cinema americano, dal dopo guerra agli anni 60, ha scatenato i fremiti di intere generazioni… qui la tensione è calibrata su un’omosessualità latente, parte integrante di uno show a metà tra il raffinato e il pecoreccio… Questo film non accontenterà tutti ma sicuramente troverà degli estimatori in coloro che hanno apprezzato i precedenti “storici” di questo filone… da Zoolander a Starsky & Hutch. Io, che in fondo, tra tanto cinema francese e “colto”, queste cazzate le adoro… devo dire che me lo sono goduto senza pregiudizi e qualche risata sincera me la sono fatta…
Visto, e questo va detto, allo Sheraton Hotel di Tirana in una sala che qui in Italia ce la sogniamo… poltrone rosse coi braccioli che nemmeno da Confalone le trovi così comode… tavolino incorporato e pop corn incluso nel prezzo del biglietto…
Il fatto invece di averlo visto con un uomo stupendo, che ora sta leggendo… questo no… non ha prezzo…
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