Regia di Paolo Vivaldi vedi scheda film
Corrado è un agente immobiliare in disgrazia sposato con Catia, una donna bella e insoddisfatta. Villari, un tronfio patito della finanza, e Spriano, un mezzo malavitoso con amante polacca e moglie obesa, devono acquistare da Corrado un immobile con opposte intenzioni. E poi ci sono i vicini della coppia, una vedova di professione e un maresciallo fedifrago... I toni della farsa sovrabbondano in Sweet Sweet Marja, opera prima di Angelo Frezza, e l'escamotage per far esplodere la comicità (???) è quello di uno sformato di verdure cotto con la marijuana, non proprio una trovata travolgente. La sensazione per lo spettatore è simile a quella che si prova quando degli amici ti invitano a vedere i filmini delle vacanze: loro, che il viaggio lo hanno fatto, sembrano divertirsi da matti mentre noi, che magari abbiamo passato un'estate di lavoro, ci annoiamo a morte e, bonariamente, li malediciamo. Anche qui gli attori sembrano divertirsi tutti - da Maria Grazia Cucinotta, che recita con la scollatura, al protagonista Corrado Calda, con la faccia un po' da tonno - mentre noi non sappiamo che pensare di questo prodotto paratelevisivo, quasi tenero nella sua goffaggine, imbarazzante nella sua inconcludenza. Si ride poco, tecnicamente è meno che artigianale ma almeno non ha la supponenza moralistico-familista di molte commedie prodotte in Italia negli ultimi anni.
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