Regia di Paolo Vivaldi vedi scheda film
"E che 'o Stato fa 'ste cose?" - "...'o Stato fa pure de peggio!". Così suonava un forse non illustre dialogo tratto dal film Romanzo Criminale. Quel "de peggio" fatto dallo Stato è sicuramente rappresentato dal fatto che il film "Sweet Sweet Marja" di Angelo Frezza sia stato realizzato in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali... ci rendiamo conto? sweet sweet marja... attività culturale!
Sempre più giovani passano le vacanze ad Amsterdam per puri fini cannerecci, ebbene, perchè non trarre lucro da questa sempre più vasta pletora di accannati producendo un bel filmetto che nomina la Marja nel titolo stesso? Di quelli che vantano quel genere di pubblico che ti dice “no, a te quel film nun t’è piaciuto ma perché nun te fai le canne.. nun pòi capì”. Iniziamo già da quella locandina che ha tempestato le vie della mia città per quel mesetto in cui forse è entrato in qualche sala cinamatografica. Vorrei conoscere chi ha progettato quella locandina. A parte tutte quelle foglie di Marjuana giusto per rendere ancora più chiaro allo spettatore meno sveglio di cosa tratti il film... guardiamo l'accozzaglia di personaggi che c'hanno schiaffato in scala piu' che sproporzionata sulla locandina probabilmente elaborata con la prima versione di Paint di Windows… una cosa allucinante. Notare Angelo Orlando minuscolo in basso messo la col taglia e incolla… atroce! Fare un film mezzo indipendente con una casa produttrice semi-sconosciuta, da un regista esordiente, ok... così se proprio non farà impazzire potremmo pur sempre dire “si vabbè ma era un esordio aho… sempre meglio dei film con De Sica no? almeno non è volgare!”. Così hanno detto a quel tot di attori abbastanza televisivamente conosciuti che hanno partecipato a questo film di scordarsi quelle cosette che sapevano fare! "Sweet Sweet Marja” è la storia di una coppia in bolletta che deve organizzare una cena importante con degli imprenditori per la vendita di un immobile. Mal riuscito il tentativo di creare più storie parallele. Adolfo Margiotta interpreta un imprenditore ignorante arricchitosi con l’eredità della nonna. Ovviamente c’ha la moglie cicciona e l’amante polacca bòna. L’amante è interpretata da Joanna Moskwa, tipetta simpatica che conosco perché mia ex collega universitaria. La fanno parlare da stereotipo di straniera troia che fa “io vole che tu sposa me” ma in fondo non se la cava peggio degli altri attori. Il protagonista (nonché sceneggiatore) Corrado Calda c’ha giusto la faccia alla Max Gazzè rincoglionito che fa tanto “tizio simpatico che si fa le canne”. La Cucinotta (che se ha fatto questo film immagino sia per grande amicizia o per immenso onorario) c’ha le tette gigantesche.
Il finale del film è un delirio, la cena a casa di questi con tutti gli invitati impazziti a causa del piatto a base di Marja preparato da Maria Grazia Cucinotta. Finale lungo tutto uguale con questi che dicono cazzate, Joanna che ci prova con Sermonti (che, con tutto il bene che gli voglio, recita sempre allo stesso modo) e con spogliarello finale della Cucinotta con tanto di “omaggio” a quello della Loren con Mastroiani.
Imbarazzante!
Ho letto recensioni (poche) abbastanza positive su “Sweet Sweet Marja”, s’elogia il suo humor scevro da Vanzinate e volgarità tipiche della commedia italiana… si, ok! ma allora se io faccio un film su mia madre che cucina è un bel film solo perché mia madre non dice “mortacci tua” ogni tre secondi? E poi tutto sto humor… non si ride mai. Ci sono dei momenti in cui sembra che stia per arrivare qualche battutina brillante o comunque che ti possa strappare un sorriso e invece no… cioè arriva, ma è una tristezza. “no, vabbè, ma a te nun t’è manco piaciuto Ali G e L’Erba de Greis… è perché te nun te fai ‘e canne! Guarda che sto firm è da paura!”
La Cucinotta c’ha le tette enormi
Voto: 3-
VL http://tuttattaccato.splinder.com
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