Regia di David S. Goyer vedi scheda film
“Dai produttori de “Il sesto senso”, dal co-sceneggiatore di “Batman begins”, dal microfonista de “L’ultima follia di Mel Brooks”, dal responsabile catering di “Super size me”, dal fratello del costumista di “Trappola in fondo al mare”, dal cugino del Fantasma Formaggino”... Con una tale promozione la fregatura era, se non certa, quantomeno ipotizzabile...
E, invece, “Invisible” è anche peggio: prendete “Ghost” ringiovanendolo ad altezza di teenager, musicatelo con canzoncine del tipo “beh, se non altro c’è una bella colonna sonora”, toglietegli l’ironia (di Whoopi Goldberg non ne nascono tutti i decenni), utilizzate dei giovani attori belli e un po’ trasandati-il-giusto-che-fa-tanto-fico, annacquate la suspense con inutili sbrodolamenti narrativi, lasciategli comunque un po’ di romanticismo (anche le ragazzine hanno la paghetta da sperperare, suvvia!) e otterrete questo saldo di fine stagione adatto ad una tipica serata “MerdaMovie” in compagnia di amici (peccato che io fossi da solo a godere di cotanta magnificenza, perciò immaginate quanto possa aver gioito nello sprecare tempo e denaro).
DA TENERE:
Boh? La storia non è un granché, paura non ne fa, schifo-schifo nemmeno e non causa neppure il solitamente vituperato abbiocchetto (da troppi considerato in malo modo, invece bisognerebbe rivalutarlo in certi casi). Al di là di tutto... ma sì, teniamoci il cast (per lo meno i 3-4 attori principali): bei faccini pronti per il tour “serieTv-cinema-andata-e-ritorno”.
DA BUTTARE:
Eccheccavolo, dal co-sceneggiatore di “Batman begins” qualcosa in più me lo sarei aspettato! Oh, ma guarda un po’, ci viene in aiuto il solito Internet Movie Data Base http://italian.imdb.com/title/tt0435670/fullcredits#writers a svelare l’arcano, mondo cano! Anche se lo strillo sulla locandina recita “...dal co-sceneggiatore ecc.”, qui lui non scrive una beneamata cippa, ma dirige e basta uno script realizzato da altri due geni: Mick Davis (al suo attivo film con Van Damme e “Nove settimane e mezzo - la conclusione”) e Christine Roum (progetti abortiti e qualche episodio di serie televisive al suo passivo).
Devo aggiungere qualcosa..?
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