Regia di David S. Goyer vedi scheda film
Fanta- thriller alla "ghost", ma il fantasma qui riesce da subito a urtare gli oggetti, senza farsi insegnare dall'altro fantasma del metrò...
Sulla trama: una... "ragazzina" che è una perfetta via di mezzo tra l' Innominato, Alex De Large, ed Eva Kant, gestisce un giro di illeciti, e un bel giorno spacca una vetrina per rapinare, ma il suo ex fa la spia, e così viene indagata... A quel punto, massacra di botte un compagno di scuola, pensando che avesse fatto lui la spia. Questi però, col cranio spappolato, viene tradito dal suo migliore "amico", che sposta il corpo agonizzante dal luogo del delitto, pur di sviare le indagini da lei, in quanto capace di ricattare di terrore l'intera comunità. L'amico poi si pente e si suicida per il rimorso.
Piccolo problema però: il ragazzo agonizzante vive per metà in agonia, e per metà "fuori dal corpo"; la metà "fuori dal corpo" dunque, perseguita lei che lo ha ridotto in quel modo (ma i fantasmi non erano di gente morta ??), perchè capisce che lei lo ..."sente" ! La neo- Woopy Goldberg, da essere un genio del male, a quel punto si pente, fin quasi ad affezionarsi alla sua vittima... Ovviamente, dirà alla madre (che si limita a darle uno schiaffone) che "percepiva" la sua presenza, e per dimostrarlo, le racconta i soliti particolari che non poteva sapere !
Tutti abbiamo tifato perchè morisse e diventasse un fantasma anche la tipa, con gli spiriti "neri" che sbucano dalle ombre e se la prendono, ma niente: in questo film muore pacificamente, mentre in un film analogo, di produzione svedese, lei non muore nemmeno: muore lui !
Violenza adolescenziale al femminile disgustosa, e un pentimento di manzoniana memoria, che stona quanto il cavolo a merenda...
A parte lo spietato rimaneggiamento di "ghost", è un filmaccio improponibile, surreale, ridicolo, nonchè scontato e inutile...
Come detto, è anche il rifacimento pressoché identico di un altro "the invisible" del 2001, film svedese, dove l'unica differenza è che lui muore, ma la tipa no...
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