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L'ammiratore segreto

Regia di David Greenwalt vedi scheda film

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Stefano L

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La recensione su L'ammiratore segreto

di Stefano L
5 stelle

F This Movie!: Off the Shelf: Secret Admirer (Blu-ray)

 

Il “brat pack”, si sa, non ha mai raggiunto livelli d’eccellenza, e aveva risultati altalenanti. Questo “Secret Admirer” sotto alcuni punti di vista potrebbe anche essere un prodotto nostalgico, però rimane spoglio di invetiva nel soggetto. C’era Christopher Thomas Howell, che ai tempi sembrava un giovane divo emergente, nonostante la sua carriera non abbia avuto un’evoluzione dalla fine di quella decade. Qui è Mike, un liceale che riceve una lettera anonima con una dichiarazione sentimentale. Pensando che a comporla sia stata la compagna di classe di cui si è invaghito, stila una missiva di risposta chiedendo aiuto a un’amica. Quest’ultima tuttavia si accorge del contenuto insipido, e si decide a “filtrarla” di nascosto. Il gioco di equivoci coinvolgerà pure i genitori, i quali, accorgendosi fortuitamente di queste epistole di fuoco, sospettano i rispettivi partner di avere degli amanti. Il resto si sviluppa nella ruminata comicità di malintesi occasionalmente divertente, sebbene ci siano dei problemi non indifferenti che compromettono il lavoro del debuttante David Greenwalt. In primis l’identità dell’ammiratrice può essere intuita dall’inizio. E poi pare non esserci nessun motivo concreto per cui lei (o qualsiasi altra adolescente) venga conquistata da Mike, visto che è dipinto come un briccone vagamente smargiasso e dalla personalità abbastanza scialba (non è molto diverso dai suoi amici ottusi). Probabilmente si cercava di implementare la categoria dei teen-movie inserendo in maniera più estrosa l’argomento “sesso” (va riconosciuto che alcuni siparietti sono piccanti); purtroppo l’abbondanza di cliché e la piattezza di un plot stiracchiato prendono presto il sopravvento. Sì, ci sono dei momenti spassosi (la rissa fantozziana tra i padri, i voltafaccia chiassosi dai gradassi della scuola), e sia la brunetta Lori Loughlin (Toni) che la bomba bionda Kelly Preston (Debbie) rendono la visione particolarmente gradevole, ma senza Hughes fra gli sceneggiatori la realizzazione non vela grosse carenze nella stesura. Una nota: nel promo di Italia 1 del 1990 lo spoileravano! Provate a trovarlo sul tubo..

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