Regia di Ernest Pintoff vedi scheda film
Fallitissimo tentativo di lanciare un nuovo personaggio tutto muscoli e calci in faccia, il Giaguaro, intrepretato da un attore (si fa per dire) emerito sconosciuto che risponde al nome di Joe Lewis. Concettualmente il Giaguaro è un mix di Bruce Lee e James Bond, più concretamente (e fisicamente) è l'anello mancante tra e Ray Lovelock e Chuck Norris. Tra combattimenti e scene d’azione motorizzate che saltano fuori dal nulla, il "nostro" viaggia senza pause da un capo all'altro del globo, tanto che ogni 3x2 campeggia orgogliosamente sullo schermo una destinazione: Hong Kong, New York, Roma, Madrid, Macao, Belmonte (??), eccetera. Così, giusto perché il film deve tarsi un tono. Va da sé che dopo un po' la cosa diventa parodistica, le diverse location inoltre non vengono sfruttate a dovere. Ad un certo punto sembra di assistere non al giro del mondo in 80, ma in 8 giorni! Il forte sospetto è che in realtà tutto sia stato girato in 4 metri quadrati. L'impiato narrativo del film è banale, ma riesce ugualmente a risultare un gran pasticcio, mentre per le "star" che compongono il cast (Lee, Bach, Pleasance, Huston) è solo un mordi e fuggi con particine relativamente brevi per ciascuno, di pari passo con i continui spostamenti geografici.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta