Regia di Meir Zarchi vedi scheda film
Solitamente un buon film riesce a coinvolgere lo spettatore anche se egli ha una certa avversione per quel genere particolare, è con questa predisposizione che ho guardato "I Spit On Your Grave", anche perchè, in lingua originale il titolo risulta nettamente molto più accattivante, Ciò che invece mi sono ritrovato davanti è stata proprio l'ultima cosa che speravo: una storia banale, violenza gratuita ed insensata, addirittura pare che le scene tristemente sadiche non abbiano nemmeno la presunzione di voler impressionare lo spettatore sbattendogli davanti qualcosa di raccapricciante e disturbante, ma sia semplicemente fine a se stessa, quasi con l'unico scopo di compiacere qualche lurida perversione; Davvero la degradazione del cinema e più in generale della società degli anni 70, per qualche strano motivo sembra che i "cinefili" del tempo si entusiasmassero con il puro disgusto. C'è chi ha paragonato l'obbrobriosità del film di Meir Zarchi con la tutt' altra aria che si respira in "Cannibal Holocaust", il paragone non regge affatto; Per quanto Ruggero Deodato abbia realizzato un film al limite estremo della sopportazione umana, non può essere paragonato con il disgusto esagerato suscitato da Zarchi, almeno in "Cannibal Holocaust" si era cercato in qualche modo di inserire perlomeno l'illusione di un significato di una certa profondità: "Chi sono i veri selvaggi?".
Come ho già detto "I Spit On Your Grave" è un film che non ha pregi, è solo disgustoso, ma tale disgusto non scaturisce dalle scene in sè, ma dall'idea che esista gente che apprezzi l' estremità delle interminabili scene di stupro, e premetto che ho avuto la fortuna di visionare la versione censurata, non oso immaginare la gravità delle scene tagliate. Dare una stella a questo film è un complimento spropositato.
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