Regia di Bob Clark vedi scheda film
Alla vigilia delle feste natalizie, un misterioso individuo dalle tendenze psicopatiche riesce ad intrufolarsi di nascosto in un convitto in cui l'anziana padrona di casa ospita alcune giovani ragazze, studentesse o lavoratrici.
La maggior parte delle coinquiline, fortuna loro, è in partenza proprio grazie alle festività imminenti, ma tre tra esse restano a soggiornare in quel grande appartamento, ignare che in soffitta si nasconde il maniaco intendo inizialmente a spiarle, per poi iniziare a molestarle telefonicamente, senza che le tre si avvedano che la chiamata proviene dalla loro stessa abitazione.
A seguito dell'uccisione di una ragazza nel parco adiacente la casa, la polizia prende finalmente sul serio la minaccia denunciata dalle ragazze, e si appresta a presidiare la casa.
Ma l'assassino inizia a colpire le giovani vittime, anche se la tenace Jess, in procinto di affrontare il dilemma di ritrovarsi incinta del suo ragazzo senza peraltro essere disposta ad affrontare una maternità che invece il suo compagno musicista dà per scontata e doverosa, riesce a resistere fino alla sfida frontale con il folle assassino.
Il futuro regista di trovate commerciali di grande riscontro di pubblico come Porky's ed il suo fortunato seguito, ovvero Bob Clark, Black Christmas (Un Natale rosso sangue) si rivela uno dei primi, notevoli horror in grado di dar vita al cosiddetto filone "slasher".
Datato 1974, e dunque coevo con Non aprite quella porta di Tobe Hooper, il film di Clark è un horror teso e ben fatto, ma anche ironico e pungente, con qualche siparietto comico sistemati a puntino per stemperare una tensione che si fa crescente col procedere dello sviluppo narrativo.
Un horror che si fa forte di un cast di tutto rispetto, in grado di annoverare attori molto noti come la splendida Olivia Hussey, la non meno avvenente Margot Kidder, il tenente di polizia Kennet, efficacemente reso da John Saxon, e l'ingenuo poliziotto Peter Smythe, interpretato dal mitico Keir Dullea di 2001 Odissea nello spazio.
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