Regia di Hans-Jürgen Syberberg vedi scheda film
Uno di quei film che solo Ghezzi poteva andare a pescare. Si tratta di una vicenda semi-surreale, narrata in modo sfocato, con alcuni personaggi che non si sa di preciso chi siano e che ruolo abbiano nella storia (chi è la ragazza? cos'è quella strana troupe cinematografica e che ci fa lì?). Non mancano insistiti primi piani su particolari truculenti, come lo sgozzamento degli animali (ma perché poi? quelle scene piacevano al regista?). Non sono animalista, ma non capisco perchè bisogna mostrare certe cose. La narrazione, specie verso la fine, è piuttosto confusa, e appunto sfocata. Al di là di tutto, il film si lascia guardare e si arriva alla fine senza troppi sforzi. La trama era di per sè interessante (infatti l'aveva ideata Tolstoi), e con una narrazione più compatta e tradizionale, senza vezzi e astrusità, poteva dar vita a un ottimo film. Non ho letto il racconto dello scrittore russo, ma pare si tratti di una parabola sull'avidità umana, che finisce per schiacciare chi vi si presta. Anche se non si direbbe, c'è una certa dose di erotismo (strano come il resto, naturalmente).
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