Regia di Vittorio Cottafavi vedi scheda film
Nella maggior parte delle filmografie di Vittorio Cottafavi (1914-1998), l'ultimo film preso in considerazione è I cento cavalieri, del 1964, quando il regista aveva appena cinquant'anni. Maria Zef (1981) è completamente ignorato o, nella migliore delle ipotesi, relegato nel novero degli sceneggiati televisivi. In realtà, si tratta di un vero film, seppure prodotto appositamente per la televisione. Considerato oggi, da qualcuno, un capolavoro assoluto, Maria Zef è un lavoro artigianale realizzato con pochi soldi (messi a disposizione dalla Terza Rete della RAI) e con attori presi dalle mulattiere tra le montagne del Friuli. E il risultato è un qualcosa che somiglia, curiosamente - considerando i precedenti del regista -, a L'albero degli zoccoli di Olmi, pur senza possederne la religiosa poesia. Anzi, da questo punto di vista, Maria Zef potrebbe costituire una sorta di controcanto agnostico e/o pagano al film olmiano. Non a caso Barbe Zef, l'ignorante «cattivo» di quest'opera, può a buon diritto constatare, il giorno di Natale, che per lui Gesù Cristo non è mai nato. Per la nipote Maria, quand'anche fosse nato, non è mai risorto.
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