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Disturbia

Regia di D.J. Caruso vedi scheda film

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La recensione su Disturbia

di BobtheHeat
6 stelle

Avete presente quel regista inglese, dalle forme piu' che rotondette, quello che aveva il vezzo (poi imitato da tanti) di comparire solo per qualche breve istante nei suoi film? Quello che prediligeva attrici bionde, di grande fascino, capace di sfornare per circa 50 anni una quantita' enorme di straordianari film gialli, tra cui "La finestra sul cortile"? Ecco, dopo aver visto "Disturbia", non nominiamolo neanche per favore. Innanzitutto perche' il regista D.J.Caruso conferma di avere solo 1/10 (sono generoso)
del talento che aveva il Maestro inglese dietro la macchina da presa , della sua capacita' di creare suspence , della sua bravura nel delineare i personaggi e di raccontare una storia. E poi perche' "Disturbia", prima di essere un thriller , e' innanzitutto un "teen-movie", con tutti i difetti del caso, primo fra tutti quello di poggiare su un soggetto esile e ricco delle consuete situazioni "poco credibili". Facile insomma domandarsi a fine proiezione : tutto qui? Il clamore mediatico suscitatato, per non parlare ripeto (...va bene il tema seducente del voyeurismo) del paragone al film del "Sir" di cui sopra, appaiono dunque poco giustificati. L'unico vero motivo di interesse del film lo si ritrova nel suo protagonista. Perche' Shia LaBeouf, ragazzino apparentemente anonimo, con quella faccia un " po' cosi' ", conferma anche qui di esser veramente molto ma molto bravo. Lui merita tutte le attenzioni e le simpatie ricevute sino ad oggi sia dalla critica che dal pubblico. Quanto al resto del cast, Carrie-Ann Moss nel ruolo della madre (ora nella tutina dell'eroina di "Matrix" non infilerebbe neanche una gamba) e' invece poca cosa. Sarah Roemer in quello della "classica" ragazza della porta accanto (...ma solo ad Hollywwod...) e' giusto carina. Mentre David Morse come "Uomo Nero" ha senza dubbio la giusta e inquietante presenza scenica. Per mettere qualche brivido allo spettatore, basta inquadrarlo immobile dietro una finestra o una colonna di una parete. E il gioco e' fatto.

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