Regia di Sergej M. Ejzenstejn vedi scheda film
Dopo esser stato nominato zar, Ivan IV è determinato ad unire tutta la Russia, ma per farlo dovrà sconfiggere i Boiardi. Nel frattempo gli stessi prevarranno sui Russi, esso si ritirerà in un convento ove fingerà di esser morto, dei traditori Russi gli uccideranno la zarina, e disperato dell’accaduto e di come volge la guerra tornerà a Mosca dal suo popolo, che acclamandolo ed appoggiandolo, gli rifarà prender coraggio per tentare di riconquistare la battaglia.
Progettato inizialmente come una trilogia, “Ivan il terribile” è invece diventato il primo capitolo di due film su Ivan IV; il seguito del film in questione è uscito, in Italia, separatamente dal primo, col titolo “La congiura dei boiardi” realizzato nel 1948 (data di morte del regista) e distribuito solamente nel 1958 per motivi burocratici.
Il penultimo film di Ejzenstejn è quindi un opera incompleta dalla fattura però davvero esemplare; la fotografia di Eduard Tissè, le musiche di Sergej Prokof’ev contribuiscono a farlo rientrare tra i più bei film del celebre regista Russo, che riesce a mostrare con inquadrature criptiche e caratteristiche l’ambiguità del potere e del patriottismo.
Con un ottima recitazione globale che rimanda all’espressionismo tedesco dei primi del ‘900, il regista riesce ad offrire momenti di grande cinema, come la scena finale, dove un fila illimitata di moscoviti implora Ivan IV di tornare a governare il paese, il tutto mostrato in uno sfondo innevato immenso a cui si aggiunge il viso in primo piano di Ivan, che raffigurando il potere dello zar, dimostra quanto esso dipenda dal volere del popolo ma anche quanto il popolo dipenda dal volere dello zar.
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