Regia di Sergej M. Ejzenstejn vedi scheda film
VOTO 10/10 Prima parte del dittico eisensteiniano sullo zar moscovita del sedicesimo secolo (seguita da La congiura dei boiardi, uscito postumo). Film nutrito di influenze estetiche disparate (dalla pittura di El Greco al teatro kabuki giapponese) in cui il regista propone un sovrano sempre al centro di intrighi e congiure di palazzo, un pò come nei drammi di Shakespeare. Spettacolo cinematografico grandioso concepito secondo le regole di un'"arte totale" di stampo wagneriano con una magnifica colonna sonora di Prokofiev, immagini di eccelso splendore figurativo composte come delle icone animate (l'influenza del Von Sternberg dell'Imperatrice Caterina è molto probabile) e una possente interpretazione di Nikolaj Cherkasov nel ruolo dello zar. Fuorvianti le accuse di formalismo e di eccessiva stilizzazione ieratica nelle interpretazioni degli attori : il risultato finale è assai omogeneo, posto sotto il segno di una dismisura barocca e di un ritmo narrativo che lo fa assomigliare più ad un'opera lirica che a un film vero e proprio . Secondo Morandini "Ivan è Ivan. E Stalin. E un re di Shakespeare. E un eroe di opera wagneriana" : è anche un personaggio estremamente interessante, ambiguo e tormentato e che attinge a una reale dimensione tragica, caratterizzato in maniera molto più sfaccettata rispetto al protagonista dell'Alexander Nevskij, fin troppo agiografico e celebrativo.
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