Regia di Marco Cucurnia vedi scheda film
Scola ha già fatto questo film nel 2003, intitolandolo Gente di Roma: se già il grande regista aveva parzialmente toppato, qui l'esordiente Cucurnia imbastisce una trama ancor meno incisiva e coesa, che si sfilaccia lentamente lunga lo modesta - ma giusta - ora e venti di pellicola. L'espediente di riunire un gruppetto di personaggi e situazioni sotto un comune segno (quello della rivista Solometro, in questo caso) è vecchiotto e se non adeguatamente sviluppato pare davvero banale e stantio: in ciò il film di Cucurnia non offre alcunchè di nuovo nonostante si tratti del suo primo lavoro; nel cast volti sconosciuti (molti dei quali sarebbe meglio rimanessero tali) si alternano ad altri celebri (Michele Placido, anche produttore, Anna Valle, Eleonora Giorgi); nel finale quale non è la sorpresa dello spettatore nel trovare l'effige della commedia all'italiana - Mario Monicelli in persona - incolpevolmente reso parte di questo prodottino mediocre.
Vite comuni si intrecciano per Roma: un ragazzino umbro ad un concorso pubblico viene scambiato per un noto motociclista; una ragazza innamorata di un extracomunitario non è compresa dal padre; uno scrittore incontra una prostituta per 'studiarla'. Tutti finiranno su Solometro, giornale distribuito in metropolitana.
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