Regia di Alberto Sordi vedi scheda film
Alberto Sordi, nella parte del figlio dimenticato di un De Sica giocatore incallito, riesce tutto sommato bene a descrivere un rapporto di amore/odio che poi tornerà, anche se in forme diverse, in pellicole come "Viaggio con papà" di Verdone o "Il figlio più piccolo" di Avati. Va dato atto all'Albertone nazionale di riuscire a lasciarsi alle spalle un inizio eccessivamente macchiettistico (la "carrambata" dell'incontro con il padre in una trasmissione televisiva ai limiti del cinismo, la scoperta dell'America e delle presunte ricchezze del padre) andando progressivamente a sfociare dalla commedia al dramma, con un finale forse un pò banale ma che ha un suo modo di specchiare il tipico Way of Life americano, la ricerca della felicità e di una vita alternativa in grado di restituire un futuro anche ai perdenti.
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