Regia di Ronny Yu vedi scheda film
Qualche settimana fa nell'Import ci si domandava dove fosse finito. Chi di dovere ha ascoltato. Esce finalmente Fearless (ma non nel director's cut, purtroppo, più lungo di 30 minuti e molto più bello). Per fortuna ci sono ancora film così che danno ragione dell'amore per il wuxia (e che fanno capire quanto gli americani non siano in grado di farlo): che è genere politico e umano prima di qualsiasi effetto estetico wireless o digitale, nel quale la dimostrazione dell'abilità fisica è sempre strumento identitario e di "un" cuore. La vicenda vera del campione cinese Huo Yuanjia, che agli inizi del secolo scorso formò la Federazione Sportiva Jingwu proprio per sconfiggere lo spirito sanguinoso che ammantava la pratica dei combattimenti di allora, serve per rappresentare la necessità di un'idea morale in un mondo che non si ritrova più (come quello della Cina dell'epoca, sommersa e governata dai colonialisti). Il percorso di Huo è doloroso, ma il risultato fa la Storia. Grandi coreografie di Yuen Woo-ping (Jet Li, magnifico, ammette trattarsi della sua ultima prova nel wu shu, le arti marziali cinesi), molta passione, commozione inevitabile: il regista Ronny Yu va oltreoceano a mantenere in vita Chucky e poi torna in patria e ritrova la tradizione. Massimo rispetto.
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