Regia di Giuseppe De Santis vedi scheda film
Durante la campagna di Russia nel 1941-42, un reggimento di italiani della più disparata provenienza regionale e di ceto va incontro ad una tragica disfatta. Il destino di questi uomini viene raccontato attraverso i frammenti che giustappongono battaglie campali e piccoli problemi quotidiani, velleità dei combattenti e vigliaccheria, generosità e codardia.
In un'opera di alto valore morale, ancora memore della lezione del neorealismo, De Santis sembra trascurare la linearità del racconto, mostrandosi più interessato a sostenere la tesi che la guerra è soprattutto un conflitto di classe piuttosto che tra nazioni e lasciando così sulle quinte la ricostruzione storica.
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