Regia di Scott Frank vedi scheda film
Chris Pratt è un campione scolastico di hockey. È giovane, bello, ricco. Una notte, con la fidanzata e due amici, guida a fari spenti per vedere il cielo illuminato dalle lucciole. Inevitabile il terrificante incidente: tutti morti e Chris con un danno cerebrale che gli crea narcolessia e problemi di memoria (ricordate Memento?). È da qui che l'opera prima di Scott Frank (che da sceneggiatore ha adattato libri di Elmore Leonard - Out of Sight e Get Shorty - e ha domato script complicati come Minority Report e The Interpreter) prende vita. L'esistenza del giovane è sconvolta: dopo anni di terapie Chris è ancora costretto a prendere appunti su un taccuino e l'unico lavoro che riesce a fare è quello di uomo delle pulizie in una banca di una piccola città. Fino a quando un vecchio compagno del liceo non gli propone un colpo. Il pregio maggiore del film è nella continua capacità di dare sterzate alla storia, da dramma a thriller a film "di rapina", senza mai perdere di vista i personaggi, la storia e l'atipica ambientazione del Mid-West. Un finto film di genere che racconta la dolorosa volontà di rivalsa di un giovane sommerso dai sensi di colpa per aver rovinato la propria vita. E anche se nella parte finale il film perde fluidità, Sguardo nel vuoto è una piacevole sorpresa supportata da un cast convincente.
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