Regia di Scott Frank vedi scheda film
bisognerebbe aggiungere un voto tra il sufficiente e il buono che per me è importante; il NON MALE. che, sempre per me, significa che è un pò più di sufficiente, ma sicuramente non buono. il film di frank che si appoggia sul deja vu dello sportivo che dalle stelle delle glorie dell'hockey si ritrova nella stalle del dopo incidente automobilistico che lo ha reso un disabile in via di riapprendimento, non vive comunque delle sole prove attoriali. le gelide e innevate strade sulle quali chris si sposta per andare dall'appartamento condiviso con un non vedente, la scuola di riabilitazione e il lavoro notturno di pulizia in una banca locale, fanno un pò da esteriorizzazione della veduta sul suo glaciale vuoto interiore. un vuoto che naturalmente lo impaccia per tutto il film facendolo cadere nella trappola di un manipolo di criminalotti violenti che putacaso hanno messo gli occhi sulla banca dove chris pulisce. l'affare in una storia come questa è un pò difficile che vada tutto per il verso giusto. e le previsioni sullo svolgimento e la fine di questa storia tutto sommato di ordinario squallore e straordinaria scampata morte e rinascita sono risapute e assolutorie in virtù di ciò che è stato(un eroe)ed è (un disabile con passato di eroe). bentornato a jeff daniels, attore che si è deciso di dimenticare, ottimo a matthew goode criminalotto fascinoso. gordon-levitt è un oggetto misterioso che non riesco ad individuare, ma che evidentemente nemmeno i bookmaker americani ci riescono. bello e meticciamente esotico non riesce a diventare una star. evidentemente la sua vacua fissità riscattata solo verso il finale non riesce a risollevarlo da un eterno stallo di "promessa".
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