Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
Storia di un lungo “duello” amoroso tra un conte (un generale, zoppo per varie vicende aventurose) e una duchessa, nel primo Ottocento. Schermaglie in tutto il film (lunghetto e non per tutti), tra lui che la vorrebbe e lei che non si concede; poi lui si rompe ed è lei che va fuori di testa. Molte parole, molti discorsi, molta educazione, anche (altri tempi, in cui se eri maleducato ti sfidavano a duello, ora diventi popolare). Il film, quasi una cosa di teatro, si regge perché i due protagonisti sono incredibilmente carismatici.
Lui è il figlio di Depardieu, un ragazzo sfortunatissimo, che era veramente senza una gamba da qualche anno per un incidente in moto e che è morto l’anno scorso. Eccellente in questo film, direi straordinario.
Lei, bravissima, una bellezza particolare, è Jeanne Balibar, già vista in precedenza in alcune opere di nicchia (in “Chi lo sa?” me la ricordo ancora bravissima).
E poi è da ringraziare Honorè de Balzac, per avere scritto il romanzo da cui è tratto.
In definitiva direi un comodo 7.
Non particolarmente impegnativo, ma dirige con mano sicura.
Eccellente, grande.
Fantastico, straordinario, l'impersonificazione della parola "carisma"
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