Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
Vedere questo film ha suscitato in me la stessa profonda meraviglia e la stessa quieta felicità che si provano ascoltando un pezzo come il Largo di Haendel: lo stupore per una bellezza e una semplicità sublimi.
Un uomo e una donna sconvolti dalla vanità, dall'orgoglio e dall'amore. Introspezione psicologica da manuale e dialoghi stupendi, tratti con fedeltà da un racconto di Balzac (e figuriamoci...)
Il doppiaggio italiano, che farò sparire dalla mia memoria quando uscirà il DVD o qui (se sarà abbastanza decente da comprarlo) o in Francia. Che venga presto il momento!!!
Il viso sciupato da militare ottocentesco dalla vita difficile e avventurosa, il corpo ferito che esprime ogni minimo moto dell'anima (la mano che stringe la grata, le spalle), gli occhi che bruciano di rabbia, disperazione, cupo orgoglio e passione incontrollabile... metafisico e stupendamente terreno insieme. (E credo che, quando a tutto questo aggiungerò la voce e le sue inflessioni d'attore, morirò e andrò in paradiso... già ora sento l'anima che levita pericolosamente staccata dal corpo:))
Raffinatissima.
Essenzialità, eleganza, giusto controllo e grande partecipazione emotiva. Non chiedo di più, è assolutamente esemplare.
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