Regia di David Yates vedi scheda film
Nonostante viva tra gli umani - e si trovi a fronteggiare problematiche purtroppo consuete per i ragazzi della sua età, quale il bullismo - Harry Potter è raggiunto dagli emissari di Voldemort, cui tiene testa facendo uso di incantesimi. Ciò irrita il "Ministero della Magìa", il quale è intenzionato a negare il ritorno del male. In linea con ciò, si scatena uno scontro tra questa istituizione e la scuola di Hogwarts, nel quale è inviata una docente, con lo scopo di sostituirne i vertici ed impedire ai giovani maghi e streghe, mediante metodi d'insegnamento poco efficaci, di conoscere e praticare magìa. Ma Voldemort è presente ed acquista potere. Harry Potter è ammesso nell'Ordine della Fenice, una società segreta che esiste con lo scopo di contrastare il mago malvagio; organizza lezioni di magìa clandestine, scampa all'ennesimo scontro con Voldemort ed i suoi accoliti. Un episodio della saga di Harry Potter con aspetti positivi e negativi; man mano che si avanza nel racconto, l'organizzazione del "mondo magico" è descritta sempre meglio. Paradigmi della nostra società - lotte di potere tra istituzioni, il ruolo dei media nella formazione dell'opinione pubblica, organizzazioni costrette alla clandestinità dai totalitarismi - sono adattati ad un universo parallelo che del fiabesco del primo racconto, ormai, non ha altro se non alcuni segni esteriori. Interessante la tematica dell'educazione dei ragazzi; la professoressa inviata dal "Ministero della Magìa" Dolores Umbridge, interpretata da Imelda Staunton con un'efficacia, nella mimica e nel trucco (in alcune inquadrature iniziali, che immagino non casuali, mi ha fatto pensare alla giornalista benvoluta dal regime nord-coreano Ri Chun-Hee), tale da renderla oggettivamente odiosa, introduce degli strumenti d'istruzione inefficaci, ancorati a schemi d'insegnamento e rapporti docente / studente, ormai superati. Secondo esigenze della trama, ciò è voluto; ma quanti addetti all'educazione ancora oggi adottano tali sistemi, per pigrizia, malafede, o semplice chiusura mentale ? Altro elemento approfondito, è la storia della famiglia di Harry Potter, al "puzzle" della quale sono aggiunti ulteriori tasselli, svelandone aspetti particolarmente controversi. Tutto ciò è incastrato all'interno di una sceneggiatura, che si conclude con uno scontro ovviamente non risolutivo, tra le forze del male, sempre più potenti, e quelle del bene, assai determinate a resistere. Non mi è molto piaciuta la messa in scena; l'intero film mi è sembrato "freddo", impersonale, complice anche una colonna sonora anonima; gli stessi attori che ho molto apprezzato negli episodi precedenti, mi sono sembrati un po' sottotono. Mi è stato detto che il corrispondente libro evoca sensazioni del tutto diverse. Pur immaginando la difficoltà nel tradurlo in pellicola, ho trovato che gli eventi scorrano molto velocemente, e si dia poco spazio all'introspezione dei personaggi. E' comunque un buon film, piacevole ed appassionante; sono speranzoso per gli ulteriori episodi.
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