Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
C'è una componente satirica fortissima in questa meccanica storiella a cui Comencini sa dare il giusto valore e nobilitata da un Manfredi in buona forma. Il finale esonda poi di sorprese: per chi cerca semplice intrattenimento vale la pena. Magari certe falle logiche non aiutano, ma il messaggio arriva chiaro comunque: si possono uccidere gli uomini, ma non la loro avidità. Divertente e con un significato, sia pure non originalissimo.
Natale, ex partigiano, viene avvicinato dai servizi segreti americani per una proposta allettantcriminale nazista in cambio di una grossa somma. Accetta e offre la sostanziosa metà ad un suo amico perchè lo faccia sl posto suo. L'amico subappalta l'omicidio ed il meccanismo prosegue in un gioco di scatole cinesi: tutti vogliono il denaro, ma nessuno ha il coraggio di uccidere. Quando l'uomo è catturato rivela la verità: non si tratta di un nazista, ma di uno dei fondatori della Coca-Cola, in procinto di entrare nel mercato russo e quindi inviso alla politica americana.
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