Regia di Kevin Munroe vedi scheda film
Mentre Leonardo torna come la Sposa di Kill Bill ad affinare la propria arte marziale dal mitico maestro in accappatoio, le altre tre tartarughe ninja, al secolo Raffaello, Donatello e Michelangelo, restano nella Grande Mela per l'ordinaria amministrazione. Senonché, un'invasione di misteriosi esseracci costringe tutti a tornare in azione. C'è da salvare il mondo, nientemeno... La sufficienza con cui il pubblico adulto guarda agli antropomorfi rettili trash è la stessa sfoderata dai nostri genitori nei confronti dei robot giapponesi. Perciò andiamoci piano a stigmatizzare un fenomeno che da vent'anni appassiona bambini dai 3 ai 13 anni. Le Turtles dai nomi rinascimentali sono a dire il vero protagoniste di storie banalotte, e quella di TMNT (Teenage Mutant Ninja Turtles) non fa eccezione. Tuttavia rimasticano concetti da fantascienza moderna (le mutazioni, il futuro che è già presente) mescolati a riferimenti quotidiani (il linguaggio dei computer, il consumo di junk food): l'identificazione non è difficile. Questo film di Kevin Munroe, studiato per piacere anche al pubblico asiatico, offre una potente animazione tridimensionale ed effetti speciali all'avanguardia. Ma il digitale sa di finto, ed è davvero difficile reprimere gli sbadigli.
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