Regia di Christian Bisceglia vedi scheda film
Esordire a quarant'anni: solo in Italia (il debuttante è Christian Bisceglia). E solo in Italia un Ministero potrebbe riconoscere «di interesse culturale» (e quindi finanziare) una commediola gracile gracile, che se non fosse per la verve di Nicola Savino (che porta in dote un po' di comicità lombarda stile Derby) e di un Ninni Bruschetta sempre più caratterista di valore, non varrebbe la pena nemmeno recensirla. La storia, malgrado le velleità sociali reclamate dal regista, è quanto di più vecchio e sterile si possa immaginare: un giovane licenziato che torna nella sua Sicilia per racimolare il gruzzolo necessario a «fargliela vedere!», un socio intrallazzone che sbarca il lunario fregando le anime sole in cerca di un partner, e un corollario da paura con il meglio degli sterotipi e del déjà vu. Nel pressbook si citano i festival a cui Agente matrimoniale è stato invitato, con inopinati premi (come, per esempio, al "Montecarlo" di Greggio: Premio Speciale della Giuria quale Miglior Opera Prima!!!) e ricchezza d'informazioni (si cita persino il Market di Berlino. Dove - si sa - per entrarci devi pagare). Insomma, una pena. Si salvano, oltre ai due attori sopracitati, gli occhi di Elena Bouryka, Un altro posto nel mondo cantata da Mario Venuti e la luce della Sicilia, l'unica vera protagonista del film.
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